Il fenomeno del social del momento: parliamo di FACEAPP, l’applicazione che contiene al suo interno moltissimi tipi dei cosiddetti “filtri”. 


I filtri divertono, ce lo ha insegnato Snapchat.
Quelli di FaceApp si distinguono perchè sono in grado di invecchiarti, ringiovanirti, metterti barba o baffi eccetera. Basta caricare una foto dal rullino del tuo smarthphone o scattarla sul momento, selezionare il filtro di tuo gradimento ed il gioco è fatto.  Dove sta la fregatura, se così è giusto chiamarla? Il fatto è che risulta l’app abbia dei “difetti” sulla  privacy, dettagli che nessuno conosce, o a cui nessuno aveva fatto caso fino ad ora. 
Utilizzando l’app concedi a FaceApp una licenza perpetua, irrevocabile e non esclusiva per utilizzare, riprodurre, modificare, adattare, pubblicare, tradurre, creare opere derivate da, distribuire, eseguire pubblicamente e mostrare, sul contenuto dell’utente e qualsiasi immagine fornita in relazione al contenuto dell’utente in tutti i formati e canali multimediali ora conosciuti o successivamente sviluppati, senza alcun compenso.

 Sviluppata da una società russa due anni fa, ha conquistato il  pubblico social solo adesso, grazie alla #FACEAPPCHALLENGE, una sorta di sfida che mette a confronto due foto dello stesso soggetto prima giovane e poi invecchiato, e viceversa

Molte celebrities lo hanno usato, da  Leonardo Di Caprio a  Donald Trump, ma anche  Tommaso Paradiso,  Gigi Buffon,  Silvio Berlusconi e altri personaggi noti hanno risposto alla challenge con i loro visi trattati con l'effetto invecchiamento. 
Questa e molte altre novità le ultime proposte direttamente dal social instagram.

Che fine fanno i nostri dati? 


Sempre più utenti se lo stanno domandando ed i primi tweet su Twitter hanno lanciato l’allarme: dove vanno a finire le nostre foto, una volta che raggiungono il server russo? A questa domanda nessuno sa dare risposta, non è ben chiaro dunque che fine facciano le nostre foto, ma la speranza è che non ci siano problemi futuri connessi alla nostra privacy. 
L’app però, come abbiamo visto, presenta un deficit sulla privacy molto grave, inserendo le proprie foto sull'applicazione accettiamo e quindi concediamo alla società l'autorizzazione a utilizzare le nostre immagini.  Avete spontaneamente accettato di inserire sul vostro volto qualche ruga, ma..niente panico! Ricordatevi però di prestare attenzione tutte le volte che viene offerto un servizio digitale gratuito. 
 In sintesi, divertimento sì, ma in questo caso, ne vale la pena?