Vi ricordate il lontano 2007, quando ad un post, per prendere like, bastava essere semplicemente accattivante, divertente?


Poco dopo, sarebbero nate le pagine Facebook per aziende.
Colossi come Coca Cola, Blockbuster iniziarono subito a sperimentarne l’efficacia.
Ecco perché da lì, le aziende cercarono in tutti i modi di accrescere il proprio potenziale, iniziando a pagare le sponsorizzazioni ed aumentare il proprio volume aziendale.


Da allora, sempre più realtà, medie e piccole, hanno aderito alla promozione di post, aumentando così la richiesta di mercato e la competitività e facendo colare così a picco la reach organica.


Ma di cosa parliamo quando menzioniamo la reach organica?


Con il termine reach organica si intende il numero delle persone che un account social raggiunge senza promozione alcuna,dunque un dato ottenuto solo grazie alla visibilità che è indotta dagli utenti.

Gli esperti del settore credono fortemente che la chiave per risollevare le sorti della reach organica sia una sola, e si chiama community.

La nostra community dice tanto su di noi, sul tipo di pubblico e dei contenuti che vogliamo far vedere al nostro pubblico. Dobbiamo dunque coltivarla ed alimentarla come fosse una pianta rara, i quali semi altro non sono che i contenuti. Creare contenuti di qualità per la vostra community è un modo efficace per contrastare il calo della reach organica, e di questo ne avevamo già parlato con il content marketing , svelandoti anche i  5 segreti, ma non solo: dobbiamo fare attenzione anche alle regole dell’algoritmo, che certo non sono regole ben precise ed anzi, cambiano molto velocemente, ma lo scopo è ‘’rimanere a galla’’.


A partire dal 2020  infatti, Facebook ordina i post sulla home in base ai segnali di classifica, ovvero ordinando i post che ogni utente vede, nell’ ordine in cui è più probabile che li apprezzi.
L’obiettivo è aiutare gli utenti a comprendere l’algoritmo di modo da fornire feedback utili al massimo.
I segnali di classifica si dividono in tre principali categorie: interazione ( in genere di un utente) il tipo di contenuto pubblicato  e la popolarità  che il post ha riscosso.
Di pari passo ai sondaggi, in cui Facebook chiedeva agli utenti domande mirate, come ad esempio chi fossero gli amici più cari, o quali post fossero di loro gradimento, la piattaforma numero uno di Mark Zuckerberg ha aggiornato senza sosta l'algoritmo.
Cosa consigliamo dunque, per aumentare la reach organica dei post social? Fare caso al sentiment, cioè quello che i vostri utenti desiderano, non quello che volete voi, ma ciò che vogliono i vostri utenti.                                                                                                                                                                             
Sono infatti questi ultimi a decretare il successo della vostra pagina, e a farvi capire cosa eliminare o ottimizzare. 

Facebook, dal canto suo, non ha certo facilitato le cose, ma anzi, a partire dal 2019 ha espresso la volontà di ridurre ulteriormente il numero dei post pubblicati dalle pagine aziendali in rapporto alla visibilità non a pagamento verso gli utenti, ‘’obbligando’’ in un certo qual modo gli amministratori delle pagine a spendere di più in advertising.


Dunque come contrastare il continuo abbassamento della reach organica?


Postare sì, ma con criterio

Si crede che per incrementare le views ai canali bisogni pubblicare in modo assiduo, ma non è proprio così. Meglio puntare a contenuti di qualità e attenti ai desideri della community (sì, di nuovo) e mirare quindi ad un maggior coinvolgimento degli utenti, prendendosi più tempo per investire in contenuti di qualità. La reach organica vi ringrazierà.


Individuate il momento migliore

Analizzate l’attività dei vostri utenti, leggendo e studiando attentamente i dati relativi agli Insights dei profili che avete in gestione: intensificate dunque la vostra Social Media Analysis  al meglio, i vostri contenuti e l’orario migliore in cui vostri utenti possono potenzialmente interagire.


Puntare sui video

Un recente studio effettuato da  Cisco rivela che nel 2020 l’82%  del traffico internet sarà interamente generato dai video digitali. Vi abbiamo già dato il motivo per sfruttarli.


Sfruttate il Content Marketing

Social engagement e loyalty sono le due parole che devono venirvi in mente quando si parla di community.
Questo perché anche i vostri utenti meritano attenzione sulle pagine social, utilizzabili per promuovere o lanciare contest o give away e premiare i più attivi sui vostri canali (sempre previa autorizzazione) con ovviamente, l'immancabile  tag  nei post. 



Stories e dirette

L’apporto visivo delle storie e delle dirette è fondamentale per creare interazione con chi vi segue e veicolare al meglio il vostro brand, in maniera decisamente più immediata. Parlate con chi vi segue e fidelizzate la vostra community: risultati assicurati.